Aprile 15, 2025
Prospettive globali incerte: tra geopolitica e protezionismo
In un contesto globale segnato da tensioni geopolitiche e nuove misure protezionistiche, le prospettive di crescita mondiale appaiono sempre più fragili. Secondo l’FMI, le incertezze legate a guerre, crisi diplomatiche e terrorismo continuano a minacciare la stabilità finanziaria, influenzando negativamente i prezzi degli asset e limitando gli investimenti. Anche la Banca d’Italia, nel Secondo Bollettino Economico del 2025, evidenzia un peggioramento delle prospettive globali, sottolineando come la frenata del commercio internazionale stia incidendo sulla fiducia e sulle previsioni di crescita.
Europa: segnali contrastanti e impulso digitale
A livello europeo, la BCE, nell’Indagine sull’accesso al credito delle imprese, rileva segnali contrastanti. Da un lato, si registra una lieve diminuzione dei tassi sui prestiti bancari, ma dall’altro le condizioni di accesso al credito restano rigide, mentre le aspettative di inflazione a medio termine rimangono ancora elevate. Parallelamente, la stessa Banca Centrale, con Piero Cipollone, Membro del Comitato esecutivo della BCE, dinanzi alla Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo, rilancia con forza il progetto dell’euro digitale, ponendolo come strumento chiave per l’inclusione finanziaria in un’Europa sempre più digitale.
Italia promossa, ma con cautela
In questo quadro a tinte grigie, l’Italia sorprende con una notizia positiva: l’agenzia S&P ha alzato il rating del Paese da BBB a BBB+ con outlook stabile. Un riconoscimento che premia la tenuta politica e l’equilibrio dei mercati, pur in una fase di crescita modesta. La previsione di un PIL in aumento dello 0,6% per il 2025 resta contenuta, ma accompagnata da una prospettiva di stabilizzazione del rapporto debito/PIL nel medio termine.
Produzione in flessione, edilizia ancora debole
Sul fronte produttivo, i segnali rimangono deboli. I dati Istat confermano un nuovo calo della produzione industriale, proseguendo una tendenza negativa ormai strutturale (è il 25° calo consecutivo su base annua), mentre rallenta anche il settore residenziale (Istat), con un ulteriore lieve calo dei permessi di costruire. Fa eccezione il non residenziale, in crescita da quattro anni consecutivi.
Terziario in crescita e voglia di digitale
Nel terziario, si osserva invece una maggiore dinamicità. Il Rapporto Ristorazione 2025 di FIPE Confcommercio, realizzato anche su dati Format Research, conferma la ripresa del settore, con un incremento del valore aggiunto e un aumento significativo dell’occupazione (+70 mila dipendenti rispetto al 2023). È secondo il recente Osservatorio di Confcommercio Toscana, realizzato con Format Research, le imprese del terziario toscano avanzano nella digitalizzazione. Così il Direttore generale Franco Marinoni: “I dati fotografano una Toscana imprenditoriale consapevole dell’importanza della trasformazione digitale … La conoscenza, più ancora della tecnologia, è il primo motore del cambiamento”.
Lavoro: si assume, ma mancano i profili giusti
Anche il mercato del lavoro nel suo complesso mostra segnali incoraggianti: Unioncamere prevede 460 mila assunzioni ad aprile e oltre 1,5 milioni entro giugno. Tuttavia, permane il problema del mismatch tra domanda e offerta, con quasi la metà dei profili ricercati di difficile reperimento. Il disagio sociale, monitorato dal Misery Index di Confcommercio, è in calo, sostenuto da un’inflazione contenuta e da una disoccupazione in lieve diminuzione.
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