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L'outlook della settimana. Il punto al 30 maggio 2023

Una piena e tempestiva attuazione del PNRR

Nella nota diffusa dal Fondo Monetario Internazionaleal termine della missione ex Articolo 4 in Italia, leggiamo la raccomandazione, per il nostro Paese, affinché ci sia una piena e tempestiva attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, al fine di aumentare la produttività ed aumentare la nostra crescita potenziale. È importante, secondo l’FMI, attuare riforme strutturali che favoriscano l’efficienza produttiva, anche al fine di compensare la diminuzione della produzione dovuta all’invecchiamento della popolazione. Ma nella nota diffusa dagli economisti di Washington leggiamo anche che “l’economia italiana è cresciuta in modo robusto nell’ultimo anno nonostante i prezzi dell’energia nettamente più elevati. I generosi crediti d’imposta per la ristrutturazione degli edifici e il forte turismo hanno stimolato la crescita a un impressionante 3,7% nel 2022, con un’ulteriore espansione dell’1,8% (su base annua) nel primo trimestre del 2023… L’occupazione ha registrato una forte ripresa, con il tasso di disoccupazione in netto calo. Inoltre, il rapporto debito Pil è diminuito di 10 punti percentuale”.

L’economia italiana dimostra resistenza agli shock e affronta le sfide della ripartenza

Con parole simili a quelle della DBRS Morningstar, che avevamo annotato la settimana scorsa, la Corte dei Conti, nel suo Rapporto 2023 sul coordinamento della finanza pubblica, scrive che l’economia italiana dimostra resistenza agli shock e affronta le sfide della ripartenza. Il contesto internazionale è complesso, con tensioni geopolitiche e rischi di instabilità finanziaria globale. L’Italia supera i livelli pre-crisi pandemica nel 2022. Il PIL cresce dell’1% rispetto al 2019, in linea con la Francia e superiore a Germania e Spagna.

Pil Italia migliore fra i Paesi del G7

Il Prodotto interno lordo (PIL) negli Sati OCSE è aumentato dello 0,4% su base trimestrale nel primo trimestre del 2023, in lieve aumento rispetto alla crescita dello 0,2% nel trimestre precedente. Secondo la rilevazione dell’Istituto di Parigi, l’Italia ha avuto il risultato migliore fra i Paesi del G7 e superiore alla media OCSE.

 La crescita dell’Italia prosegue nel 2° trimestre

Nella sua Congiuntura Flash, il Centro Studi di Confindustria, mostra come la crescita dell’Italia prosegua nel 2° trimestre ma a ritmi più moderati, trainata dai servizi, mentre l’industria resiste. L’inflazione è persistente come previsto, i tassi di interesse salgono e i prestiti diminuiscono. Segnali misti per i consumi, mentre gli investimenti crescono anche se poco. Le risorse a disposizione delle imprese manifatturiere per fare investimenti non sono molte, visti anche i margini operativi compressi.

In flessione la fiducia

A maggio 2023, Istat stima una flessione sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori che delle imprese. La flessione dell’indice, per le imprese, esprime un generale peggioramento della fiducia in tutti i comparti indagati e più accentuato nelle costruzioni. Per i consumatori l’indice di fiducia cala riportandosi sul livello dello scorso marzo sintetizzando un diffuso deterioramento delle opinioni.

 

 

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