loader image
Chiudi

Osservatorio Terziario provincia di Torino di Ascom Torino e Format Research

Diminuisce la fiducia delle imprese del terziario di Torino, che pur lasciandosi alle spalle un secondo trimestre dell’anno in crescita, avvertono tutta l’incertezza del momento: l’aumento dell’inflazione, gli effetti della guerra, la possibile crisi economica alle porte.

PUR IN UN CLIMA DI INCERTEZZA LE IMPRESE DEL TERZIARIO DI TORINO CHIUDONO POSITIVAMENTE IL SECONDO TRIMESTRE DELL’ANNO, MIGLIORANDO L’ANDAMENTO DELLA PROPRIA ATTIVITA’ E VEDENDO AUMENTRE I PROPRI RICAVI: LA STAGIONE DEGLI EVENTI IN CITTA’ HA PRODOTTO GLI EFFETTI POSITIVI SPERATI. LE ATTESE DEGLI IMPRENDITORI IN VISTA DELLA FINE DELL’ESTATE FANNO REGISTRARE UN NUOVO PEGGIORAMENTO DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI.

 

NEGLI ULTIMI 18 MESI LA META’ DELLE IMPRESE HA CERCATO NUOVO PERSONALE. QUASI IL 58% HA AVUTO DIFFICOLTA’ NEL TROVARE IL PERSONALE DEL QUALE AVEVA BISOGNO. A CAUSA DI TALI DIFFICOLTA’ IL 60% DELLE IMPRESE HA VISTO RIDURRE I PROPRI RICAVI E NON HA POTUTO SVILUPPARE I PROGRAMMI DI INVESTIMENTO E INNOVAZIONE PREVISTI.

 

*Nel secondo trimestre 2022 è significativamente peggiorata la fiducia delle imprese del terziario della provincia di Torino circa l’andamento dell’economia italiana. La previsione al 30 settembre 2022 mostra l’indicatore in leggera diminuzione.

*Migliora la fiducia delle imprese di Torino nel secondo trimestre dell’anno: l’indicatore è pari a 51 (era 47 a marzo ‘22). In prospettiva emergono le preoccupazioni degli imprenditori con un dato di previsione che scende a 42 in vista della fine dell’estate.  

*Migliorano i ricavi delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi di Torino al 30 giugno 2022. L’indicatore è pari a 52, al di sopra della linea del 50 che separa un mercato in contrazione da un mercato in crescita. L’aspettativa delle imprese in vista del 30/09 tuttavia fa registrare una riduzione dell’indicatore.

*Prosegue la crisi delle imprese colpite dall’aumento abnorme dei prezzi praticati da parte dei fornitori: l’indicatore è pari a 12 (su una scala da 0 a 100). Prospetticamente l’indicatore peggiorerà ancora, scendendo al livello più basso mai registrato prima dall’Osservatorio.

*Torna a peggiorare la situazione dei tempi di pagamento dei clienti delle imprese del terziario, con un peggioramento costante dell’indicatore a partire dalla metà del 2021.

*La situazione della liquidità delle imprese del terziario di Torino a giugno 2022 è in peggioramento rispetto al trimestre precedente. L’indicatore è in calo anche a livello prospettico in vista del mese di settembre.

*Il 20% circa delle imprese non ha trovato il personale che stava cercando, il 25% circa ne ha trovato fino al 40%. Solo il 28,7% è riuscita ad assumere tutti o quasi i lavoratori dei quali aveva bisogno.

*Il 57,2% delle imprese che hanno effettuato azioni di ricerca di nuovo personale ha riscontrato difficoltà nel reclutamento.

*Le difficoltà di reclutamento hanno provocato per il 60% delle imprese riduzione dei ricavi e impossibilità di fare le innovazioni necessarie.

 

Questi i principali risultati della ricerca sulle imprese del terziario della provincia di Torino, realizzata da Confcommercio Torino in collaborazione con Format Research.

 

Alla difficile situazione economica si aggiunge ora la crisi incomprensibile del governo Draghi – commenta Maria Luisa Coppa presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia. I nostri imprenditori hanno bisogno di stabilità, di certezze per investire sullo sviluppo della propria azienda e sulla formazione del personale. Quando le Istituzioni guardano al futuro e si investe sulla città i risultati si vedono: A Torino la stagione degli eventi ha portato i risultati sperati, soprattutto nei settori più direttamente coinvolti, andando a mitigare la preoccupazione che pure permane sulle prospettive di medio periodo. Ora occorre andare avanti a tutti i livelli con una seria politica di programmazione e di innovazione, di contenimento dei prezzi delle fonti energetiche e dell’inflazione e con un piano organico e deciso in favore degli operatori di quei settori che ancora sentono pesantemente la crisi, primo tra tutti il settore della moda. Dall’indagine emerge forte la necessità di misure concrete per ridurre il costo del lavoro, e fornire un supporto formativo per aggiornare le competenze professionali, strumenti essenziali per colmare il gap tra domanda ed offerta di lavoro. Ci attende un autunno impegnativo sul fronte nazionale ed internazionale e il mondo dell’impresa ha bisogno di risposte concrete ed efficaci.”

 

“Se nel secondo trimestre dell’anno è migliorata la fiducia delle imprese le preoccupazioni si concentrano sull’autunno, non solo sul fronte economica anche per quanto riguarda la ricerca del personale. Il meccanismo di domanda e offerta del mercato del lavoro è bloccato – aggiunge Carlo Alberto Carpignano direttore generale Ascom Confcommercio Torino e provincia. Il focus è stato proprio orientato a cogliere le ragioni del mismatch, del mancato incontro, tra chi cerca lavoro e chi lo offre. Oltre un’impresa su due ha avuto difficoltà a reperire personale. Dal punto di vista delle imprese per colmare questa distanza, serve un intervento del Governo per ridurre il cuneo fiscale e contributivo del lavoro e serve un rinforzo di competenze professionali dei lavoratori, mentre tra gli addetti i punti critici per il lavoro in questi settori sono legati agli orari di lavoro, alle mansioni ritenute poco attrattive ed ai livelli retributivi. Per rispondere alle necessità delle aziende Ascom ha messo a punto una serie di servizi capaci di incrociare la domanda delle imprese e quella del personale.  Siamo convinti che solo rivedendo gli automatismi del mercato del lavoro è possibile per le imprese ripartire con gli investimenti e favorire lo sviluppo economico del territorio.”

 

 

PER INFORMAZIONI:

Scarica il file "COMUNICATO CONFERENZA STAMPA DATI OSSERVATORIO TERZIARIO SECONDO TRIMESTRE 19 LUGLIO 2022.docx"

Ti servono maggiori informazioni?