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L'outlook della settimana. Il punto al 22 novembre 22

Concluso Cop27

L’ambiente, il clima, l’economia e la società devono essere considerati come parti inscindibili della stessa entità (Hans Bruyninckx, capo dell'Agenzia Europea dell'Ambiente dal 2013). 
Si è concluso Cpo27, l’assemblea planetaria riunita a di Sharm el-Sheikh, con l’approvazione di un documento finale che salva l'obiettivo di mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi dai livelli pre-industriali, il risultato maggiore della Cop26 di Glasgow l'anno scorso. Un risultato che ha lasciato delusa l’Unione europea che ha rimarcato la mancanza di ambizione nell'accordo finale della conferenza sul clima nella tabella di marcia per ridurre le emissioni di CO2. (vedi QUI)

 

La questione demografica

In questa Newsletter si parla spesso di numeri e ce né uno molto grande che è stato nei titoli di tutti i giornali nella settimana scorsa: “8 miliardi”, ovvero il numero raggiunto e superato in questi giorni dalla popolazione mondiale. Ma lo sviluppo della popolazione non avviene allo stesso ritmo in tutti i paesi, anzi, in molti dei più industrializzati, Italia compresa, nascono sempre meno bambini e, come ha detto il Presidente dell’Istat  Gian Carlo Blangiardo, dal palco del Festival Città Impresa di Bergamo, rischiamo un “Inverno demografico”, fenomeno che porterà l’Italia progressivamente a perdere bambini, giovani, futuri lavoratori e, quindi, punti di Pil. La questione è decisamente di natura economica: «Siamo un grande Paese che diventa sempre meno grande. Nel 2070 il Pil scenderà di 500 miliardi dagli attuali 1.800, riducendosi di un terzo» (vedi QUI)

 

Congiuntura Confcommercio

Confcommercio, nelle sue stime della congiuntura, scrive che segnali di recessione si erano già visti a ottobre, e ora i dati della Congiuntura Confcommercio di novembre certificano che l’economia italiana sta invertendo il ciclo economico dopo sette trimestri semplicemente eccezionali e comunque molto fuori trend rispetto al ristagno strutturale pre-pandemia. È sempre più probabile una recessione tecnica nei trimestri a cavallo della fine del 2022.

 

Inflazione

L’inflazione si conferma uno dei problemi più gravi. Nel mese di ottobre 2022, scrive Istat, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registri un aumento del 3,4% su base mensile e dell’11,8% su base annua. E il tasso di inflazione, come possiamo leggere nei dati Eurostat, è in aumento non solo in Italia ma in Europa, erodendo velocemente il potere di acquisto dei cittadini.

 

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