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Nuovo Decreto aiuti. Confcommercio:“taglio Iva, serve una risposta concreta”

Due i capitoli principali del provvedimento: la replica degli aiuti già in vigore per famiglie e imprese e l'intervento su temi indifferibili come cuneo e pensioni.

Due i capitoli principali del provvedimento: la replica degli aiuti già in vigore per famiglie e imprese e l'intervento su temi indifferibili come cuneo e pensioni.

La bozza presentata alla vigilia ai sindacati poggiava su due capisaldi: la replica degli aiuti già in vigore per famiglie e imprese e l'intervento su temi indifferibili come cuneo e pensioni. Tra le varie misure spicca l'aumento delle risorse per le bollette nell'ultimo trimestre: i fondi salgono a 5 miliardi dai circa 3 del precedente decreto per consentire uno sconto maggiore, rispondendo così anche al recente allarme dell'Arera sul rischio di nuovi aumenti. Viene quindi rafforzato il bonus sociale, arrivano più tutele per i vulnerabili e misure per la rateizzazione delle bollette, che potranno inoltre rientrare tra le misure di welfare aziendale. Per la benzina la proroga dello sconto di 30 centesimi sulle accise sarà solo di un mese (dal 21 agosto al 20 settembre, al costo di 900 milioni) e, sempre sul fronte del caro-energia verranno replicati i crediti di imposta per 3 miliardi. Previste molte altre misure: tra le principali, il raddoppio della soglia esentasse per i fringe benefit (vale 500 milioni ed entrano appunto anche i contributi delle aziende per pagare le bollette) alle nuove risorse per la sanità (1 miliardo alle regioni), dalla replica del bonus da 200 euro per chi ne era rimasto escluso (compresi i collaboratori sportivi) alle misure per la siccità (250 milioni) alle nuove risorse per bonus psicologo e trasporti. L'altra gamba del provvedimento, quella destinata ad aiutare lavoratori e pensionati, assorbirà - secondo quanto riferito dai sindacati - complessivamente 2,5 miliardi (anche se nella bozza sono previste cifre più alte): 1 miliardo per il nuovo taglio del cuneo (1,6 nella bozza), che da luglio passa da 0,8 a 1,8 punti percentuali; 1,5 miliardi (2,4 nella bozza) per l'anticipo di tre mesi della rivalutazione delle pensioni, con gli assegni che aumenteranno del 2% a partire da ottobre.

Confcommercio: “taglio Iva, serve una risposta concreta”

Il testo arriverà la settimana prossima in Consiglio dei ministri, ma già il 26 luglio si è tenuta una riunione per studiare le coperture. Se ne è parleato anche al tavolo convocato il 27 luglio a Palazzo Chigi con Confcommercio, Confesercenti Federdistribuzione, Alleanza Cooperative, Federterziario, Confservizi e Confetra. Alla riunione, durata quasi due ore, hanno partecipato il presidente del Consiglio Mario Draghi, e i ministri Giancarlo Giorgetti, Renato Brunetta,Daniele Franco, Andrea Orlando e Stefano Patuanelli

Al termine Donatella Prampolini, vicepresidente di Confcommercio, ha parlato del possibile taglio dell'Iva sui beni di largo consumo sottolineando che “in questo momento il mercato interno è un in calo e quindi c'è bisogno di dare una risposta concreta alle imprese". All'interno dell'esecutivo, ha spiegato, "c'è molta discussione perché non c'è una visione univoca. Ci hanno detto che valuteranno e il ministro Brunetta, in particolare, ha sposato la nostra tesi della necessità di dare una mano ai consumi interni anche lavorando sull'Iva. Sui beni di largo consumo, che non sono solo i beni alimentari ma possono essere anche quelli per la cura della casa e della persona, grava un'Iva al 22% e non sarebbe male riuscire a lavorare su quello". 

In senso generale, "è stato un incontro molto fitto. Abbiamo parlato degli sgravi energetici, ma c'è stata anche un'importante appendice sul lavoro, il ministro Orlando ci ha un po' stuzzicato sul tema dei contratti e del salario minimo. Non ci siamo sottratti a questa sollecitazione, ma abbiamo dato la nostra versione: ho cercato di spiegare che è vero che i nostri contratti sono scaduti ma che non era ipotizzabile rinnovarli durante il Covid. Adesso è il momento in cui si può pensare di parlare di rinnovi contrattuali, il governo deve darci una mano con la detassazione degli aumenti perché rischiamo il disequilibrio dei conti economici", ha concluso la Prampolini.

Franco: "serve un intervento urgente per famiglie e imprese"

"L'incremento dell'inflazione, dovuto soprattutto ai prezzi dei prodotti energetici e delle materie prime, le difficoltà determinate dall'attuale situazione internazionale, il perdurare della diffusione del virus Covid-19 e le ripercussioni del prolungato periodo di siccità richiedono l'adozione, senza indugio, di un provvedimento di urgenza con cui contrastare le conseguenze negative sui cittadini, sulle famiglie, sulle imprese e sulle prospettive di crescita del Paese". Così si legge nella relazione al Parlamento sull'assestamento di bilancio portata in Cdm a firma del premier Mario Draghi e del ministro dell'Economia, Daniele Franco. Nella sua relazione, quest'ultimo ha sottolineato il miglioramento del quadro di finanza pubblica spiegando che ci sono maggiori spazi per intervenire sul provvedimento che il governo varerà la prossima settimana, la cui dotazione sale dunque a 14,3 miliardi.

 

Conftrasporto a Draghi: “con l’indennità di trasferta allargata buste paga più pesanti e maggiore occupazione”

Buste paga più alte anche nell’autotrasporto. Come? Estendendo l’indennità di trasferta del personale viaggiante: più soldi in tasca agli autisti, meno costi per le imprese. È la proposta che Conftrasporto-Confcommercio rivolge al presidente del Consiglio, Mario Draghi. Lo fa con una lettera a firma Paolo Uggè, numero uno della Confederazione nazionale dei Trasporti e della logistica, che spiega come “tale misura, al centro di una riforma che il nostro settore attende da tempo, consentirebbe alle imprese di corrispondere ai propri dipendenti una busta paga più corposa, fornendo cosi? ai lavoratori un incentivo economico importante, utile a sanare la carenza ormai cronica di personale, in particolare conducenti di mezzi pesanti, di cui il trasporto italiano soffre”.

“Ci permettiamo di portare alla Sua attenzione tale proposta perché riteniamo possa andare nella direzione da Lei indicata in questi giorni per accrescere il potere d’acquisto delle famiglie agendo sul cuneo fiscale. Saremmo lieti - scrive Uggè - di poter illustrare nel dettaglio le nostre idee in proposito, affinché possa vedere la luce, nel più breve tempo possibile, un intervento richiesto congiuntamente sia dalla parte sindacale che da quella datoriale”.

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